mercoledì 20 agosto 2014

I PASTICCIERI...!

di Bruno Pappalardo


Che pasticcio!
Era solo ieri che B&B, Bossi e Berlusca si impossessavano dell’Italia intonando “forzaaiiitalia ”con la mano destra  sul petto  per sentire il battito ritmato di una passione incrollabile.
Vent’anni di disastri, di distruzione. Vent’anni per realizzare la “rivoluzione liberale” di cui, loro, ne dovevano essere i padri  ed invece non erano manco gli emuli del più bieco mercantilismo; era solo
liberoscambisti ma in tutti i sensi.
Il protezionismo da parte dello Stato, che prevede il correre in aiuto delle imprese, lavoratori o amministrazioni regionali in difficoltà, veniva invece inteso da costoro, come quella della “Protezione Civile Spa”, …  insomma ci siamo intesi.
Tuttavia costoro con l’aiuto  di una Sinistra galleggiante -  “…quando poi uno dice che si butta a destra” - hanno modificato anche la Costituzione
(art. 5) aggiungendovi il principio di “Federalismo“, una magnifica idea che inizialmente, purché passasse alle Camere, venne proposta come “solidale”; solidale un ca….o!

Questo, come tutti - soprattutto al Sud - già si sapeva che non si sarebbe mai attuato. Infatti con l’introduzione del “Federalismo fiscale” si è tentato poi,
di affossare definitivamente il Meridione.  
Avete fatto caso che per via dell’ autonomia delle Regioni ci siamo impoveriti fino all’estremo? Avete fatto caso che sono il bancomat di politici? Avete
pensato che rientreranno, con una immunità parlamentare, in quello che fu il Senato potranno meglio maneggiare per derubarci? Ma veniamo al sodo:
Che resta della Lega? E di Bossi e di B.?  
I due principali partiti di centro-destra sono in cerca, appunto, di una nuova identità. Per rimettere in piedi la Lega, Salvini ha cercato una sponda abbrancandosi alle gambe di Marine Le Pen. Non basta; si è lasciato attrarre – grazie all’aiuto di veri criminali al sud – dall'idea di penetrare  al Sud  per diventare un partito nazionale.  
Dove sono andati a finire le loro rivoluzionarie idee? La devolution, la secessione, la difesa del territorio a tutti i costi? E Forza Italia? Certo, c’è ancora un Berlusconi che quando c’è da far riforme con Renzi, “le riforme si fanno con chi le vuole fare" Lui  c’é e quando si deve fare l’opposizione anche lì, Lui c’è.
Tuttavia questi sono giochi di puro arte de
lla nautica, di come restar fermi e vivi in mezzo ad un mare di guai e di merda. Silvio si ritirerà con la corona d’alloro intorno alla calotta cranica asfaltata perché essendo ormai divenuto un “padre costituente” riceverà il totale affrancamento da tutti i suoi guai giudiziari. Dite di NO?
Il Nord, “caput mundi del portafoglio” , rappresentato proprio da B. e i propri Lodi e congreghe di interessi privati e massonici sta scontando il crollo di un prototipo che aveva la formula massima di potere nelle Regioni ma che hanno espresso cose come l’Expò, il Mose, e tanti altri brogli dovunque in Italia governassero.  Oggi,  vengono riproposte camuffando le funzioni, (quelle stesse Region)i che diventeranno nuove forme di centralismo   La povertà ne è solo diventata la miccia che attende il fiammifero.  
Il “FEDERALISMO” è crollato lasciando sotto le rovine anche il Sud che cercava, con altre forme, il riscatto proprio sui suoi territori.  
La Costituzione è stata, allora, inutilmente snaturata ed  è diventata solo un pasticcio, … parimenti il CCNL degli anni ’70. Due capisaldi, espressioni alte di ricchezza democratica neppure più considerati dagli imprenditori.
Paradosso, pochi ricordano, ad esempio, che il totem art.18, ultimo baluardo che resiste alla falciatrice destrorsa, perché  pare impedisca la crescita e gli investimenti di aziende estere,  fu introdotto  da stesse forze socialiste, (Sacconi) centriste e liberali (attuale centro-destra) ma scritto e voluto dal marchese Emilio Pucci di Barsento, un nobile  che volle fosse introdotto nel testo, a cui, il PCI non votò astenendosi.

Insomma stiamo vivendo un epoca del falsificazionismo, della mistificazione e frammentazione per uno strumentale CAOS studiato a tavolino con banche e istituti d’investimento e ricerca come la Jp Morgan.
Mentre Renzi svolge apposta un programma politico, …che non ha nulla di programmato ma solo slide su paperino e qui-quo-qua, ebbene, chi ne perde di più è il Sud d’Italia che cerca, come tante regione del mondo, la propria identità, l’autonomia e riscatto a costo della vita come l’Ucraina, il Kurdistan, la Siria, Gaza et cetera, ma che vengono sommersi da vacuità strumentale della globalizzazione che punta tutto ad asservire la politica e le
umane esigenze, all’economia. Il leghismo volle il federalismo e ne stata la causa della propria morte.
“Giuacchino mettette ‘a legge e Giuacchino fuie ‘mpiso” 

Abbiamo una classe politica inetta, ignorante, praticamente incapace. Ci aspetta affrontare con coraggio  quello che già è stato deciso da altri.

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di Bruno Pappalardo


Che pasticcio!
Era solo ieri che B&B, Bossi e Berlusca si impossessavano dell’Italia intonando “forzaaiiitalia ”con la mano destra  sul petto  per sentire il battito ritmato di una passione incrollabile.
Vent’anni di disastri, di distruzione. Vent’anni per realizzare la “rivoluzione liberale” di cui, loro, ne dovevano essere i padri  ed invece non erano manco gli emuli del più bieco mercantilismo; era solo
liberoscambisti ma in tutti i sensi.
Il protezionismo da parte dello Stato, che prevede il correre in aiuto delle imprese, lavoratori o amministrazioni regionali in difficoltà, veniva invece inteso da costoro, come quella della “Protezione Civile Spa”, …  insomma ci siamo intesi.
Tuttavia costoro con l’aiuto  di una Sinistra galleggiante -  “…quando poi uno dice che si butta a destra” - hanno modificato anche la Costituzione
(art. 5) aggiungendovi il principio di “Federalismo“, una magnifica idea che inizialmente, purché passasse alle Camere, venne proposta come “solidale”; solidale un ca….o!

Questo, come tutti - soprattutto al Sud - già si sapeva che non si sarebbe mai attuato. Infatti con l’introduzione del “Federalismo fiscale” si è tentato poi,
di affossare definitivamente il Meridione.  
Avete fatto caso che per via dell’ autonomia delle Regioni ci siamo impoveriti fino all’estremo? Avete fatto caso che sono il bancomat di politici? Avete
pensato che rientreranno, con una immunità parlamentare, in quello che fu il Senato potranno meglio maneggiare per derubarci? Ma veniamo al sodo:
Che resta della Lega? E di Bossi e di B.?  
I due principali partiti di centro-destra sono in cerca, appunto, di una nuova identità. Per rimettere in piedi la Lega, Salvini ha cercato una sponda abbrancandosi alle gambe di Marine Le Pen. Non basta; si è lasciato attrarre – grazie all’aiuto di veri criminali al sud – dall'idea di penetrare  al Sud  per diventare un partito nazionale.  
Dove sono andati a finire le loro rivoluzionarie idee? La devolution, la secessione, la difesa del territorio a tutti i costi? E Forza Italia? Certo, c’è ancora un Berlusconi che quando c’è da far riforme con Renzi, “le riforme si fanno con chi le vuole fare" Lui  c’é e quando si deve fare l’opposizione anche lì, Lui c’è.
Tuttavia questi sono giochi di puro arte de
lla nautica, di come restar fermi e vivi in mezzo ad un mare di guai e di merda. Silvio si ritirerà con la corona d’alloro intorno alla calotta cranica asfaltata perché essendo ormai divenuto un “padre costituente” riceverà il totale affrancamento da tutti i suoi guai giudiziari. Dite di NO?
Il Nord, “caput mundi del portafoglio” , rappresentato proprio da B. e i propri Lodi e congreghe di interessi privati e massonici sta scontando il crollo di un prototipo che aveva la formula massima di potere nelle Regioni ma che hanno espresso cose come l’Expò, il Mose, e tanti altri brogli dovunque in Italia governassero.  Oggi,  vengono riproposte camuffando le funzioni, (quelle stesse Region)i che diventeranno nuove forme di centralismo   La povertà ne è solo diventata la miccia che attende il fiammifero.  
Il “FEDERALISMO” è crollato lasciando sotto le rovine anche il Sud che cercava, con altre forme, il riscatto proprio sui suoi territori.  
La Costituzione è stata, allora, inutilmente snaturata ed  è diventata solo un pasticcio, … parimenti il CCNL degli anni ’70. Due capisaldi, espressioni alte di ricchezza democratica neppure più considerati dagli imprenditori.
Paradosso, pochi ricordano, ad esempio, che il totem art.18, ultimo baluardo che resiste alla falciatrice destrorsa, perché  pare impedisca la crescita e gli investimenti di aziende estere,  fu introdotto  da stesse forze socialiste, (Sacconi) centriste e liberali (attuale centro-destra) ma scritto e voluto dal marchese Emilio Pucci di Barsento, un nobile  che volle fosse introdotto nel testo, a cui, il PCI non votò astenendosi.

Insomma stiamo vivendo un epoca del falsificazionismo, della mistificazione e frammentazione per uno strumentale CAOS studiato a tavolino con banche e istituti d’investimento e ricerca come la Jp Morgan.
Mentre Renzi svolge apposta un programma politico, …che non ha nulla di programmato ma solo slide su paperino e qui-quo-qua, ebbene, chi ne perde di più è il Sud d’Italia che cerca, come tante regione del mondo, la propria identità, l’autonomia e riscatto a costo della vita come l’Ucraina, il Kurdistan, la Siria, Gaza et cetera, ma che vengono sommersi da vacuità strumentale della globalizzazione che punta tutto ad asservire la politica e le
umane esigenze, all’economia. Il leghismo volle il federalismo e ne stata la causa della propria morte.
“Giuacchino mettette ‘a legge e Giuacchino fuie ‘mpiso” 

Abbiamo una classe politica inetta, ignorante, praticamente incapace. Ci aspetta affrontare con coraggio  quello che già è stato deciso da altri.

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