venerdì 29 febbraio 2008

DEPOSITATO IL SIMBOLO DEL PARTITO DEL SUD


Dopo varie fatiche e peripezie, tra cui un incontro tra le (insolite) nebbie pontine tra Roma e Gaeta, oggi abbiamo depositato il nostro contrassegno che da oggi porterò nell'avatar (giglio borbonico, richiamo ed omaggio al grande Lucio Barone con l'aggiunta di Alleanza Meridionale al nome del Partito e l'inserimento del logo della Trinacria che rappresenta il gruppo degli amici siciliani che sono con noi) ...sono anche orgoglioso del fatto che il contributo del gruppetto romano e' stato determinante!

Fatiche, riunioni, corse, file interminabili iniziate in staffetta a mezzanotte...ma alla fine ce l'abbiamo fatta!

Ora inizia il passo ancor piu' difficile, con la raccolta firme nelle circoscrizioni e regioni dove ci proveremo...speriamo che il giglio borbonico e alcuni nomi in lista, in primis ovviamente il nostro grande brigante e segretario, Antonio Ciano, ci garantiranno il supporto di altri compatrioti.

Speriamo che alcuni giornali riprendano le dichiarazione fatte da me, Enrico e Nando (gli altri staffettisti romani con me...), già la soddisfazione di dire che noi parliamo di "questione meridionale nata nel 1860" e di "napoletani non colpevoli ma vittime del disastro ambientale dei rifiuti"...per me e' 'na bella cosa...come la soddisfazione di dire a Giuliano Ferrara "Quandò tornerà in TV a 8 e 1/2 avrà mai il coraggio di infrangere il tabù del Risorgimento?"

Molto cordiale anche l'incontro con Iannantuoni di Per il Sud e Catania di "L'Altra Sicilia" con lo scambio dei numeri di cell, email e la promessa di risentirci dopo le elezioni di aprile e provare ad organizzarci meglio insieme per le prossime tornate.

W la Patria Napolitana!

Enzo Riccio -Brigante 65- Lazio
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Dopo varie fatiche e peripezie, tra cui un incontro tra le (insolite) nebbie pontine tra Roma e Gaeta, oggi abbiamo depositato il nostro contrassegno che da oggi porterò nell'avatar (giglio borbonico, richiamo ed omaggio al grande Lucio Barone con l'aggiunta di Alleanza Meridionale al nome del Partito e l'inserimento del logo della Trinacria che rappresenta il gruppo degli amici siciliani che sono con noi) ...sono anche orgoglioso del fatto che il contributo del gruppetto romano e' stato determinante!

Fatiche, riunioni, corse, file interminabili iniziate in staffetta a mezzanotte...ma alla fine ce l'abbiamo fatta!

Ora inizia il passo ancor piu' difficile, con la raccolta firme nelle circoscrizioni e regioni dove ci proveremo...speriamo che il giglio borbonico e alcuni nomi in lista, in primis ovviamente il nostro grande brigante e segretario, Antonio Ciano, ci garantiranno il supporto di altri compatrioti.

Speriamo che alcuni giornali riprendano le dichiarazione fatte da me, Enrico e Nando (gli altri staffettisti romani con me...), già la soddisfazione di dire che noi parliamo di "questione meridionale nata nel 1860" e di "napoletani non colpevoli ma vittime del disastro ambientale dei rifiuti"...per me e' 'na bella cosa...come la soddisfazione di dire a Giuliano Ferrara "Quandò tornerà in TV a 8 e 1/2 avrà mai il coraggio di infrangere il tabù del Risorgimento?"

Molto cordiale anche l'incontro con Iannantuoni di Per il Sud e Catania di "L'Altra Sicilia" con lo scambio dei numeri di cell, email e la promessa di risentirci dopo le elezioni di aprile e provare ad organizzarci meglio insieme per le prossime tornate.

W la Patria Napolitana!

Enzo Riccio -Brigante 65- Lazio

mercoledì 27 febbraio 2008

Assemblea Partito del Sud del 19/02/2008


19/02/2008 - All'hotel Mirasole di Gaeta ha avuto luogo il 17 Febbraio una assemblea di numerosi movimenti di ispirazione meridionalista. In una affollata riunione è stato approvato il nuovo simbolo che che vedrà protagonista alle prossime competizioni elettorali, di Camera e Senato prima, regionali ed amminstrative poi, il partito dei meridionali. Numerosi gli interventi,tutti rivolti a riaffermare la necessità di dare alla comunità del Sud l'opportunità di sostenere un soggetto politico che intende difendere gli interessi del Sud e dar a quest'area il ruolo di centralità mediterranea oggi negato.
Per i promotori è tempo di liberare ed organizzare un nuovo movimento politico meridionale nella Sicilia e nel Mezzogiorno. Ciò per superare la forma partito dello Stato-nazione centralistico e dare ai territori del Sud il diritto di autodeterminare uno sviluppo economico autocentrato e sostenibile capace di fare del Sud il motore economico del Mediterraneo. Per fare ciò serve costruire un sistema reticolare nelle Regioni del Sud capace di stimolare una mobilitazione grande e coraggiosa che susciti nuovi protagonismi e che veda in prima linea, i giovani, i piccoli imprenditori del Sud, le associazioni culturali e solidali, i movimenti autonomisti, federalisti e indipendentisti delle Regioni del Sud e tutti i meridionali liberi e intraprendenti. Per una nuova classe politica dirigente meridionale. Nel corso dell'Assemblea sono emerse anche proposte politiche precise, come quella di dotare il Sud di misure strategiche quali la fiscalità differenziata, le zone franche d’impresa ed alti interventi straordinari già previsti in ambito europeo in favore delle aree europee svantaggiate per affrontare la sfida internazionale della competitività. E questo anche per il ruolo che il Sud e la Sicilia possono svolgere in vista della prevista area di libero scambio nel mediterraneo. Ciò può avvenire attraverso la concezione di una nuova struttura istituzionale di tipo confederale che veda il Sud riacquistare nuove sovranità e risorse. Tra gli interventi, molto appauditi quelli di Antonio Ciano, assessore di Gaeta, di Erasmo Vecchio, segretario politico di Noi Siciliani-Federalisti comunitari. Il Partito del Sud raccoglierà le fime in otto Regioni e non si limiterà ad una sterile azione di testimonianza ma intende incidere sulle scelte politiche dei prossimi anni che dovranno decidere le sorti del Sud e del Popolo meridionale.
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19/02/2008 - All'hotel Mirasole di Gaeta ha avuto luogo il 17 Febbraio una assemblea di numerosi movimenti di ispirazione meridionalista. In una affollata riunione è stato approvato il nuovo simbolo che che vedrà protagonista alle prossime competizioni elettorali, di Camera e Senato prima, regionali ed amminstrative poi, il partito dei meridionali. Numerosi gli interventi,tutti rivolti a riaffermare la necessità di dare alla comunità del Sud l'opportunità di sostenere un soggetto politico che intende difendere gli interessi del Sud e dar a quest'area il ruolo di centralità mediterranea oggi negato.
Per i promotori è tempo di liberare ed organizzare un nuovo movimento politico meridionale nella Sicilia e nel Mezzogiorno. Ciò per superare la forma partito dello Stato-nazione centralistico e dare ai territori del Sud il diritto di autodeterminare uno sviluppo economico autocentrato e sostenibile capace di fare del Sud il motore economico del Mediterraneo. Per fare ciò serve costruire un sistema reticolare nelle Regioni del Sud capace di stimolare una mobilitazione grande e coraggiosa che susciti nuovi protagonismi e che veda in prima linea, i giovani, i piccoli imprenditori del Sud, le associazioni culturali e solidali, i movimenti autonomisti, federalisti e indipendentisti delle Regioni del Sud e tutti i meridionali liberi e intraprendenti. Per una nuova classe politica dirigente meridionale. Nel corso dell'Assemblea sono emerse anche proposte politiche precise, come quella di dotare il Sud di misure strategiche quali la fiscalità differenziata, le zone franche d’impresa ed alti interventi straordinari già previsti in ambito europeo in favore delle aree europee svantaggiate per affrontare la sfida internazionale della competitività. E questo anche per il ruolo che il Sud e la Sicilia possono svolgere in vista della prevista area di libero scambio nel mediterraneo. Ciò può avvenire attraverso la concezione di una nuova struttura istituzionale di tipo confederale che veda il Sud riacquistare nuove sovranità e risorse. Tra gli interventi, molto appauditi quelli di Antonio Ciano, assessore di Gaeta, di Erasmo Vecchio, segretario politico di Noi Siciliani-Federalisti comunitari. Il Partito del Sud raccoglierà le fime in otto Regioni e non si limiterà ad una sterile azione di testimonianza ma intende incidere sulle scelte politiche dei prossimi anni che dovranno decidere le sorti del Sud e del Popolo meridionale.

 
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