lunedì 10 maggio 2010

L'Unità d'Italia passa dalla massoneria.


di Virginia Perini


Altro che sciocchezze o vecchie credenze. L'esoterismo, i misteri, le scuole di sapere alternativo sono filoni rimasti sempre nell'ombra. Oggi invece entrano nell'enciclopedia.


Il filosofo Gian Mario Cazzaniga ha infatti pubblicato un Annale della "Storia d'Italia" (Einaudi) proprio sull'Esoterismo (avendone pubblicato in precedenza uno su: Massoneria) e ha scelto Affaritaliani.it per raccontare il suo lavoro. "Dai pitagorici ai cabalisti, dai rosacroce alle correnti esoteriche novecentesche, fino alle nuove forme contemporanee per esoterismo s'intende un deposito di conoscenze riservate, che si presume assai antico, detenuto da un gruppo ristretto, a cui si accede solo per cooptazione”. E prosegue: "Dall'antichità ai giorni nostri, le sue diverse forme hanno seguito il corso della storia. Per questo merita uno studio e una diffusione enciclopedica. In Grecia esistevano misteri eleusini, orfici e dionisiaci. Nell'impero romano si diffusero quelli di Mitra e Iside".

Ma le ragioni di una totale esclusione dal sapere tradizionale risale all'avvento delle Chiese cristiane: "La vita dell'esoterismo si è dovuta interfacciare con esse in quanto depositarie di un’unica verità". Da quel momento per esoterismo si può intendere un insieme di conoscenze e riti che hanno vita riservata perché la Chiesa li condanna. Ma per esoterismo si può intendere anche una tradizione di paradigmi culturali che non coincidono con quelli storicamente egemoni, questione che oggi si ripropone con flussi migratori che portano in occidente culture diverse, spesso ricche di tradizioni esoteriche”.

Riguardo alla massoneria oggi si parla molto del suo rapporto con l'Unità d'Italia: “Le discussioni sull'appartenenza alla massoneria di Giuseppe Mazzini sono un falso problema. Mazzini fu dapprima dirigente carbonaro e, mentre era in carcere, gli furono conferiti gradi massonici da Passano, un capo della massoneria, in modo che potesse comunicare all’esterno con dirigenti di logge e, anche successivamente, si avvalse di massoni che simpatizzavano con il suo programma politico. Nel periodo dell'Unità d'Italia fiorirono molte scuole di origine esoterica. Ebbero un ruolo importante le Vendite Carbonare: puntavano sulle libertà politiche e sulla concessione di una costituzione, come in altri paesi d'Europa. Per quanto riguarda la massoneria, è sempre stato un luogo di accettazione delle diversità, dunque circolarono spesso in essa progetti alternativi rispetto a quelli dominanti. La Chiesa cattolica ha sempre criticato le concezioni della massoneria, dichiarandole incompatibili con la propria dottrina, sia perché è proprio della massoneria legittimare una pluralità di vie per la ricerca della verità, ciò che la Chiesa condanna come relativismo, sia perché in Italia e in altri paesi latini le lotte liberali per una democrazia costituzionale si sono trasformate in movimenti anticlericali contro il potere temporale vaticano.".

Poi aggiunge: "Il rapporto tra massoneria e politica è spesso oggetto di letture errate. Più volte nella storia, al contrario dei luoghi comuni, sono stati i politici ad utilizzarla per meglio realizzare i loro programmi. D’altra parte essendo la massoneria una associazione radicata nei gruppi dirigenti, è facile trovare massoni fra i dirigenti politici ma in tutti i partiti, anche se la presenza maggiore la troviamo nei partiti laici, dai repubblicani ai liberali e ai socialisti”.

E sul proliferare delle sette e delle aggregazioni: "La società in continuo cambiamento genera molta insicurezza, questo contesto spiega l'esigenza di trovare un'identità in gruppi con ideali comuni. Sono favorevole al principio della libertà associativa, anche se alcune sette che vengono dagli Stati Uniti sono talora responsabili di truffe. Ma per questo ci sono i controlli e la vigilanza che la legge prevede. Il falso allarmismo è molto diffuso ed è pericoloso".


Gian Mario Cazzaniga (Torino, 20 aprile 1942) è un filosofo e dirigente del movimento operaio italiano.

Professore ordinario di Filosofia Morale all'università di Pisa. Membro del Consiglio Universitario Nazionale (1979-1983, 1986-1989). Dirigente della sinistra socialista (PSI e poi PSIUP (1960-1967). Dirigente UGI: membro di giunta UNURI (1965-1966), estensore delle Tesi approvate al congresso UGI di Napoli (1965), estensore delle tesi di minoranza al congresso UGI di Rimini (1967). Fondatore della CGIL Scuola (1966), poi segretario nazionale, responsabile università (1976-1978). Attivo nella sinistra extraparlamentare: Quaderni Rossi (1962-1966), Il potere operaio pisano (1967-1968), Centro Karl Marx di Pisa, poi Organizzazione dei Lavoratori Comunisti (1969-1975).

Iscritto al PCI (1975), responsabile nazionale Università (1979-1980), membro della Direzione nazionale (1989-1990) e dell'ufficio di Presidenza del Comitato Centrale (Presidente della Commissione Economica (1990-1991). Membro della direzione nazionale del PDS (1991-1997). Nel 1997 si ritira dall’attività politica. Scrive su “Belfagor” e su “Menabò di Etica ed Economia".

Fonte:Brano tratto da Affari italiani

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di Virginia Perini


Altro che sciocchezze o vecchie credenze. L'esoterismo, i misteri, le scuole di sapere alternativo sono filoni rimasti sempre nell'ombra. Oggi invece entrano nell'enciclopedia.


Il filosofo Gian Mario Cazzaniga ha infatti pubblicato un Annale della "Storia d'Italia" (Einaudi) proprio sull'Esoterismo (avendone pubblicato in precedenza uno su: Massoneria) e ha scelto Affaritaliani.it per raccontare il suo lavoro. "Dai pitagorici ai cabalisti, dai rosacroce alle correnti esoteriche novecentesche, fino alle nuove forme contemporanee per esoterismo s'intende un deposito di conoscenze riservate, che si presume assai antico, detenuto da un gruppo ristretto, a cui si accede solo per cooptazione”. E prosegue: "Dall'antichità ai giorni nostri, le sue diverse forme hanno seguito il corso della storia. Per questo merita uno studio e una diffusione enciclopedica. In Grecia esistevano misteri eleusini, orfici e dionisiaci. Nell'impero romano si diffusero quelli di Mitra e Iside".

Ma le ragioni di una totale esclusione dal sapere tradizionale risale all'avvento delle Chiese cristiane: "La vita dell'esoterismo si è dovuta interfacciare con esse in quanto depositarie di un’unica verità". Da quel momento per esoterismo si può intendere un insieme di conoscenze e riti che hanno vita riservata perché la Chiesa li condanna. Ma per esoterismo si può intendere anche una tradizione di paradigmi culturali che non coincidono con quelli storicamente egemoni, questione che oggi si ripropone con flussi migratori che portano in occidente culture diverse, spesso ricche di tradizioni esoteriche”.

Riguardo alla massoneria oggi si parla molto del suo rapporto con l'Unità d'Italia: “Le discussioni sull'appartenenza alla massoneria di Giuseppe Mazzini sono un falso problema. Mazzini fu dapprima dirigente carbonaro e, mentre era in carcere, gli furono conferiti gradi massonici da Passano, un capo della massoneria, in modo che potesse comunicare all’esterno con dirigenti di logge e, anche successivamente, si avvalse di massoni che simpatizzavano con il suo programma politico. Nel periodo dell'Unità d'Italia fiorirono molte scuole di origine esoterica. Ebbero un ruolo importante le Vendite Carbonare: puntavano sulle libertà politiche e sulla concessione di una costituzione, come in altri paesi d'Europa. Per quanto riguarda la massoneria, è sempre stato un luogo di accettazione delle diversità, dunque circolarono spesso in essa progetti alternativi rispetto a quelli dominanti. La Chiesa cattolica ha sempre criticato le concezioni della massoneria, dichiarandole incompatibili con la propria dottrina, sia perché è proprio della massoneria legittimare una pluralità di vie per la ricerca della verità, ciò che la Chiesa condanna come relativismo, sia perché in Italia e in altri paesi latini le lotte liberali per una democrazia costituzionale si sono trasformate in movimenti anticlericali contro il potere temporale vaticano.".

Poi aggiunge: "Il rapporto tra massoneria e politica è spesso oggetto di letture errate. Più volte nella storia, al contrario dei luoghi comuni, sono stati i politici ad utilizzarla per meglio realizzare i loro programmi. D’altra parte essendo la massoneria una associazione radicata nei gruppi dirigenti, è facile trovare massoni fra i dirigenti politici ma in tutti i partiti, anche se la presenza maggiore la troviamo nei partiti laici, dai repubblicani ai liberali e ai socialisti”.

E sul proliferare delle sette e delle aggregazioni: "La società in continuo cambiamento genera molta insicurezza, questo contesto spiega l'esigenza di trovare un'identità in gruppi con ideali comuni. Sono favorevole al principio della libertà associativa, anche se alcune sette che vengono dagli Stati Uniti sono talora responsabili di truffe. Ma per questo ci sono i controlli e la vigilanza che la legge prevede. Il falso allarmismo è molto diffuso ed è pericoloso".


Gian Mario Cazzaniga (Torino, 20 aprile 1942) è un filosofo e dirigente del movimento operaio italiano.

Professore ordinario di Filosofia Morale all'università di Pisa. Membro del Consiglio Universitario Nazionale (1979-1983, 1986-1989). Dirigente della sinistra socialista (PSI e poi PSIUP (1960-1967). Dirigente UGI: membro di giunta UNURI (1965-1966), estensore delle Tesi approvate al congresso UGI di Napoli (1965), estensore delle tesi di minoranza al congresso UGI di Rimini (1967). Fondatore della CGIL Scuola (1966), poi segretario nazionale, responsabile università (1976-1978). Attivo nella sinistra extraparlamentare: Quaderni Rossi (1962-1966), Il potere operaio pisano (1967-1968), Centro Karl Marx di Pisa, poi Organizzazione dei Lavoratori Comunisti (1969-1975).

Iscritto al PCI (1975), responsabile nazionale Università (1979-1980), membro della Direzione nazionale (1989-1990) e dell'ufficio di Presidenza del Comitato Centrale (Presidente della Commissione Economica (1990-1991). Membro della direzione nazionale del PDS (1991-1997). Nel 1997 si ritira dall’attività politica. Scrive su “Belfagor” e su “Menabò di Etica ed Economia".

Fonte:Brano tratto da Affari italiani

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