sabato 5 giugno 2010

Tagliati gli invalidi, ma la casta non si tocca.

Oggi voglio parlare di un argomento delicato e molto serio. Un argomento che pare sia passato con troppa leggerezza sulla stampa tradizionale. Si tratta di un particolare taglio dell’ultimissima manovra finanziaria di Tremonti.

Con la scusa dei falsi invalidi, questo governo ha varato l’ennesima porcata. La decisione di innalzare la soglia per la pensione di invalidità dal 74% all’85%, avrà come conseguenza l’esclusione da tale beneficio delle seguenti categorie di pazienti: sindrome di Down; amputati di braccio e di spalla; amputati dei due piedi, sordomuti, psicosi ossessive, tubercolosi polmonare, sindrome schizofrenica e molte altre ancora. Basta consultare una delle tante tabelle di invalidità per capire a che punto è arrivato questo governo per risparmiare due soldi.

Ora c’è da chiedersi: in che modo l’innalzamento della soglia possa contrastare i falsi invalidi? Un falso invalido può benissimo continuare ad esserlo all’85, al 90, al 100%. Sembra proprio che questo governo non conosca altro modo di lavorare: Baroni nelle Università? Tagli indiscriminati. Falsi invalidi? Tagli indiscriminati. Potremmo mettere uno stupidissimo computer al posto di questi inetti.

La cosa che fa ancora più incazzare però è che si è preferito tagliare sugli invalidi pur di non toccare la casta. Le province in Italia sono 110 e costano 13 miliardi di euro l’anno, metà di tutta la manovra economica. Ma ovviamente non si toccano; cadrebbero troppi feudi di voti su cui regnano questi politicanti da strapazzo che, per rimanere in tema “soldi da risparmiare”, hanno da poco deciso di farsi il ristorante con vista panoramica sul tetto della Galleria Sordi a Roma: vicino, comodo e molto economico. Infatti, grazie ai contribuenti, i nostri dipendenti potranno fare dei ricchi aperitivi a solo 1,5€: l’invidia di ogni studente squattrinato (FONTE). Del resto, dopo il ridicolo taglio ai loro stipendi che, secondo il Corriere, ha colpito solo 9 persone, questi poveretti dovranno pur mangiare a poco prezzo…

L’Italia per l’invalidità (comprese le pensioni di reversibilità) spende l’1,5% del proprio PIL. La Germania spende il 2%, la Francia l’1,8, il Portogallo il 2,3, la Polonia l’1,7, il Regno Unito il 2,4. La media nell’Europa dei 15 è il 2,1%. Spendono meno dell’Italia la Grecia, la Bulgaria, l’Estonia e la Romania (Fonte: “Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese – 2009″, a cura del Ministero dell’Economia – Volume I, pp. 72-73)

Fonte:Byteliberi

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Oggi voglio parlare di un argomento delicato e molto serio. Un argomento che pare sia passato con troppa leggerezza sulla stampa tradizionale. Si tratta di un particolare taglio dell’ultimissima manovra finanziaria di Tremonti.

Con la scusa dei falsi invalidi, questo governo ha varato l’ennesima porcata. La decisione di innalzare la soglia per la pensione di invalidità dal 74% all’85%, avrà come conseguenza l’esclusione da tale beneficio delle seguenti categorie di pazienti: sindrome di Down; amputati di braccio e di spalla; amputati dei due piedi, sordomuti, psicosi ossessive, tubercolosi polmonare, sindrome schizofrenica e molte altre ancora. Basta consultare una delle tante tabelle di invalidità per capire a che punto è arrivato questo governo per risparmiare due soldi.

Ora c’è da chiedersi: in che modo l’innalzamento della soglia possa contrastare i falsi invalidi? Un falso invalido può benissimo continuare ad esserlo all’85, al 90, al 100%. Sembra proprio che questo governo non conosca altro modo di lavorare: Baroni nelle Università? Tagli indiscriminati. Falsi invalidi? Tagli indiscriminati. Potremmo mettere uno stupidissimo computer al posto di questi inetti.

La cosa che fa ancora più incazzare però è che si è preferito tagliare sugli invalidi pur di non toccare la casta. Le province in Italia sono 110 e costano 13 miliardi di euro l’anno, metà di tutta la manovra economica. Ma ovviamente non si toccano; cadrebbero troppi feudi di voti su cui regnano questi politicanti da strapazzo che, per rimanere in tema “soldi da risparmiare”, hanno da poco deciso di farsi il ristorante con vista panoramica sul tetto della Galleria Sordi a Roma: vicino, comodo e molto economico. Infatti, grazie ai contribuenti, i nostri dipendenti potranno fare dei ricchi aperitivi a solo 1,5€: l’invidia di ogni studente squattrinato (FONTE). Del resto, dopo il ridicolo taglio ai loro stipendi che, secondo il Corriere, ha colpito solo 9 persone, questi poveretti dovranno pur mangiare a poco prezzo…

L’Italia per l’invalidità (comprese le pensioni di reversibilità) spende l’1,5% del proprio PIL. La Germania spende il 2%, la Francia l’1,8, il Portogallo il 2,3, la Polonia l’1,7, il Regno Unito il 2,4. La media nell’Europa dei 15 è il 2,1%. Spendono meno dell’Italia la Grecia, la Bulgaria, l’Estonia e la Romania (Fonte: “Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese – 2009″, a cura del Ministero dell’Economia – Volume I, pp. 72-73)

Fonte:Byteliberi

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