sabato 10 luglio 2010

Economia. Nella finanziaria beffa in salsa verde per gli agricoltori siciliani


Una ennesima beffa per gli agricoltori siciliani si profila nelle pieghe della manovra economica del Governo che si avvia a misurarsi con il voto di fiducia dei due rami del Parlamento.Se da un lato non c’è alcun concreto segnale di attenzione nei confronti del settore primario, alle prese con un pesantissimo calo dei redditi, un aumento vertiginoso dei costi di produzione ed una significativa caduta dei consumi, dall’altro si è concessa la sanatoria agli splafonatori del latte.

Con questa iniziativa – evidenzia il presidente della Confagricoltura siciliana, Gerardo Diana – è difficile per il governo spiegare perché sia impossibile assicurare un moderato sostegno finanziario alla generalità delle imprese agricole ed invece possibile premiare le richieste illegittime di pochi produttori, di una ben determinata area del Paese, che violando la legge sulle quote latte hanno mortificato non solo gli allevatori onesti ma creato un danno economico a tutti i cittadini italiani chiamati a pagare all’U.E. poco più di 2 milioni di euro.

Per questa ragione l’organizzazione agricola siciliana lancia un appello a tutti i parlamentari siciliani affinché venga evitato l’ennesimo schiaffo nei confronti degli agricoltori operanti nelle regioni passate alla cronaca come “cialtrone”, premiando invece le “cialtronerie” commesse nelle Regioni classificate virtuose.

Gli interventi ritenuti urgenti dalla Confagricoltura siciliana, e sostenuti in prima persona dal ministro Galan, riguardano la riproposizione della fiscalizzazione degli oneri sociali per le zone montane e quelle svantaggiate, in scadenza il prossimo 31 luglio e l’abbattimento delle accise per il gasolio agricolo.

Sul primo punto Diana esprime apprezzamento per la mozione approvata ad unanimità dal Parlamento Siciliano che invita il governo regionale ad intervenire nei confronti del Governo nazionale perchè proceda al ripristino delle agevolazioni contributive di cui al comma 2 dell’articolo 1 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito con modificazioni in legge 11 marzo 2006, n. 81.

In ultimo la Confagricoltura, nel rappresentare lo stato di disagio di migliaia di agricoltori ancora alle prese con una crisi che non tende ad allentare la morsa, sollecita la soluzione immediata di tutti quei problemi che al momento impediscono il regolare funzionamento della macchina burocratica regionale.

Fonte:Osservatorio Sicilia

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Una ennesima beffa per gli agricoltori siciliani si profila nelle pieghe della manovra economica del Governo che si avvia a misurarsi con il voto di fiducia dei due rami del Parlamento.Se da un lato non c’è alcun concreto segnale di attenzione nei confronti del settore primario, alle prese con un pesantissimo calo dei redditi, un aumento vertiginoso dei costi di produzione ed una significativa caduta dei consumi, dall’altro si è concessa la sanatoria agli splafonatori del latte.

Con questa iniziativa – evidenzia il presidente della Confagricoltura siciliana, Gerardo Diana – è difficile per il governo spiegare perché sia impossibile assicurare un moderato sostegno finanziario alla generalità delle imprese agricole ed invece possibile premiare le richieste illegittime di pochi produttori, di una ben determinata area del Paese, che violando la legge sulle quote latte hanno mortificato non solo gli allevatori onesti ma creato un danno economico a tutti i cittadini italiani chiamati a pagare all’U.E. poco più di 2 milioni di euro.

Per questa ragione l’organizzazione agricola siciliana lancia un appello a tutti i parlamentari siciliani affinché venga evitato l’ennesimo schiaffo nei confronti degli agricoltori operanti nelle regioni passate alla cronaca come “cialtrone”, premiando invece le “cialtronerie” commesse nelle Regioni classificate virtuose.

Gli interventi ritenuti urgenti dalla Confagricoltura siciliana, e sostenuti in prima persona dal ministro Galan, riguardano la riproposizione della fiscalizzazione degli oneri sociali per le zone montane e quelle svantaggiate, in scadenza il prossimo 31 luglio e l’abbattimento delle accise per il gasolio agricolo.

Sul primo punto Diana esprime apprezzamento per la mozione approvata ad unanimità dal Parlamento Siciliano che invita il governo regionale ad intervenire nei confronti del Governo nazionale perchè proceda al ripristino delle agevolazioni contributive di cui al comma 2 dell’articolo 1 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito con modificazioni in legge 11 marzo 2006, n. 81.

In ultimo la Confagricoltura, nel rappresentare lo stato di disagio di migliaia di agricoltori ancora alle prese con una crisi che non tende ad allentare la morsa, sollecita la soluzione immediata di tutti quei problemi che al momento impediscono il regolare funzionamento della macchina burocratica regionale.

Fonte:Osservatorio Sicilia

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