lunedì 13 settembre 2010

La strage delle cisterne killer. 35 vittime in 4 anni


Pochi controlli e attrezzature inadeguate. "Colpa della spirale dei sub appalti"


di DAVIDE CARLUC


QUELLI che ne escono vivi devono ringraziare di aver messo da parte il loro senso istintivo di solidarietà operaia. Le cisterne killer, infatti, usano le loro prime vittime come esche per attirare le seconde. Una dinamica ricorrente, nella ricca casistica delle morti per asfissia registrata dalle cronache e dagli istituti che si occupano di sicurezza.


Negli ultimi quattro anni 35 operai sono morti così. Grandi tragedie che impressionano per il modo atroce con cui si consumano e per le stragi che determinano: i sei morti di Mineo, in provincia di Catania, che l'11 giugno 2008 stavano pulendo la vasca di un depuratore; i cinque che tre mesi prima a Molfetta, in Puglia, lavavano la cisterna di un camion; i tre addetti agli impianti di raffineria della Saras di Sarroch, in provincia di Cagliari, soffocati in pochi minuti nel maggio del 2009. Uno stillicidio che è proseguito fino al 25 agosto, quando nelle campagne di San Ferdinando, in Puglia, le esalazioni di gas hanno ucciso il 51enne Antonio Della Pietra, che s'era calato in fondo a una cisterna di acqua piovana profonda circa sei metri per impermeabilizzarla.


Leggi su La Repubblica










.
Leggi tutto »

Pochi controlli e attrezzature inadeguate. "Colpa della spirale dei sub appalti"


di DAVIDE CARLUC


QUELLI che ne escono vivi devono ringraziare di aver messo da parte il loro senso istintivo di solidarietà operaia. Le cisterne killer, infatti, usano le loro prime vittime come esche per attirare le seconde. Una dinamica ricorrente, nella ricca casistica delle morti per asfissia registrata dalle cronache e dagli istituti che si occupano di sicurezza.


Negli ultimi quattro anni 35 operai sono morti così. Grandi tragedie che impressionano per il modo atroce con cui si consumano e per le stragi che determinano: i sei morti di Mineo, in provincia di Catania, che l'11 giugno 2008 stavano pulendo la vasca di un depuratore; i cinque che tre mesi prima a Molfetta, in Puglia, lavavano la cisterna di un camion; i tre addetti agli impianti di raffineria della Saras di Sarroch, in provincia di Cagliari, soffocati in pochi minuti nel maggio del 2009. Uno stillicidio che è proseguito fino al 25 agosto, quando nelle campagne di San Ferdinando, in Puglia, le esalazioni di gas hanno ucciso il 51enne Antonio Della Pietra, che s'era calato in fondo a una cisterna di acqua piovana profonda circa sei metri per impermeabilizzarla.


Leggi su La Repubblica










.

Nessun commento:

 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India