mercoledì 10 marzo 2010

Dopo 149 anni i beni demaniali ritornano alle città, grazie anche alle lotte del Partito del Sud


Demanio: spiagge e laghi a Regioni, federalismo allo start


Finalmente! dopo 149 anni, lo Stato, la repubblica, ci sta restituendo ciò che la monarchia sabauda aveva requisito e sequestrato ai comuni del Sud e del Nord. Gaeta si è attivata tra le prime città d’Italia, e ha già ripreso la Caserma Sant’Angelo, la Villa Reale Borbonica e la Casina Rossa. Altri beni stanno per ritornare alla città martire del risorgimento( la chiesa di San Domenico,l'annesso convento e casa Tosti),beni che furono requisiti dai savoia il 14 febbraio del 1861, al di là della legge sul federalismo fiscale. Questa è una bella notizia per Gaeta e per le città invase e martoriate dal risorgimento piemontese. Gaeta fu rasa al suolo da 160 mila bombe fatte scaraventare sulla città dal macellaio Cialdini, i morti ammontarono a circa 5000, la città completamente distrutta. Abbiamo avuto contatti istituzionali con l'On Giacomo Chiappori della Lega a Palazzo Marino, a Roma e dopo anni di lotte nelle piazze e sulla stampa, gli sforzi del Partito del Sud stanno vedendo una luce. Con la restituzione delle spiagge e dei beni demaniali alla nostra città, i nostri giovani avranno un futuro assicurato. Così sarà per le altre città del Sud.
Antonio Ciano



ROMA – Spiagge, laghi, terreni agricoli ma anche aeroporti di interesse regionale: è la ‘fetta’ di demanio che nel giro di qualche mese dovrebbe passare sotto la competenza degli enti locali. Il federalismo parte proprio dal demanio e mercoledì si terrà la prima riunione della Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale presieduta dall’ex ministro Enrico La Loggia. E’ probabile che si tratterà solo di una riunione organizzativa ma già nel giro di un paio di settimane potrebbe essere esaminato il primo decreto attuativo sul federalismo, il decreto sul cosiddetto federalismo demaniale che deve anche passare il vaglio della Conferenza unificata Stato-Regioni. L’avvio dei lavori della Commissione parlamentare è ormai a ridosso delle elezioni regionali ma non è del tutto escluso che l’esame del primo decreto sul federalismo possa arrivare prima delle urne.



Potrà dunque tornare sotto la competenza di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni gran parte del cosiddetto ‘demanio naturale’. Nella bozza di decreto, già licenziata dal Consiglio dei ministri e ora all’attenzione della Commissione bicamerale e della Conferenza unificata, vengono indicate quattro tipologie di beni: demanio marittimo e relative pertinenze, demanio idrico di interesse regionale o provinciale e relative pertinenze, nonché le opere idrauliche e di bonifica di competenza statale, tutti gli aeroporti di interesse regionale appartenenti al demanio aeronautico civile statale e le relative pertinenze, tutte le miniere e le relative pertinenze, tutte le aree e i fabbricati di proprietà dello Stato che non sono in uso per “comprovate ed effettive finalità istituzionali alle Amministrazioni dello Stato”, come si rileva nella bozza di decreto.
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Spiagge dunque, laghi, miniere e terreni agricoli non utilizzati. Ma nel ‘paniere’ che vedrà un trasloco di competenze ci sarebbero anche le caserme, i poligoni, gli osservatori e ogni altro immobile del demanio militare già dismesso dal ministero della Difesa. Il trasferimento dal demanio centrale agli enti locali potrebbe dunque avvenire già nella seconda metà dell’anno. Fari puntati poi su tutti quei beni assoggettati a vincolo storico, artistico ed ambientale che non abbiano una rilevanza nazionale.

Fonte:Ansa
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Demanio: spiagge e laghi a Regioni, federalismo allo start


Finalmente! dopo 149 anni, lo Stato, la repubblica, ci sta restituendo ciò che la monarchia sabauda aveva requisito e sequestrato ai comuni del Sud e del Nord. Gaeta si è attivata tra le prime città d’Italia, e ha già ripreso la Caserma Sant’Angelo, la Villa Reale Borbonica e la Casina Rossa. Altri beni stanno per ritornare alla città martire del risorgimento( la chiesa di San Domenico,l'annesso convento e casa Tosti),beni che furono requisiti dai savoia il 14 febbraio del 1861, al di là della legge sul federalismo fiscale. Questa è una bella notizia per Gaeta e per le città invase e martoriate dal risorgimento piemontese. Gaeta fu rasa al suolo da 160 mila bombe fatte scaraventare sulla città dal macellaio Cialdini, i morti ammontarono a circa 5000, la città completamente distrutta. Abbiamo avuto contatti istituzionali con l'On Giacomo Chiappori della Lega a Palazzo Marino, a Roma e dopo anni di lotte nelle piazze e sulla stampa, gli sforzi del Partito del Sud stanno vedendo una luce. Con la restituzione delle spiagge e dei beni demaniali alla nostra città, i nostri giovani avranno un futuro assicurato. Così sarà per le altre città del Sud.
Antonio Ciano



ROMA – Spiagge, laghi, terreni agricoli ma anche aeroporti di interesse regionale: è la ‘fetta’ di demanio che nel giro di qualche mese dovrebbe passare sotto la competenza degli enti locali. Il federalismo parte proprio dal demanio e mercoledì si terrà la prima riunione della Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale presieduta dall’ex ministro Enrico La Loggia. E’ probabile che si tratterà solo di una riunione organizzativa ma già nel giro di un paio di settimane potrebbe essere esaminato il primo decreto attuativo sul federalismo, il decreto sul cosiddetto federalismo demaniale che deve anche passare il vaglio della Conferenza unificata Stato-Regioni. L’avvio dei lavori della Commissione parlamentare è ormai a ridosso delle elezioni regionali ma non è del tutto escluso che l’esame del primo decreto sul federalismo possa arrivare prima delle urne.



Potrà dunque tornare sotto la competenza di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni gran parte del cosiddetto ‘demanio naturale’. Nella bozza di decreto, già licenziata dal Consiglio dei ministri e ora all’attenzione della Commissione bicamerale e della Conferenza unificata, vengono indicate quattro tipologie di beni: demanio marittimo e relative pertinenze, demanio idrico di interesse regionale o provinciale e relative pertinenze, nonché le opere idrauliche e di bonifica di competenza statale, tutti gli aeroporti di interesse regionale appartenenti al demanio aeronautico civile statale e le relative pertinenze, tutte le miniere e le relative pertinenze, tutte le aree e i fabbricati di proprietà dello Stato che non sono in uso per “comprovate ed effettive finalità istituzionali alle Amministrazioni dello Stato”, come si rileva nella bozza di decreto.
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Spiagge dunque, laghi, miniere e terreni agricoli non utilizzati. Ma nel ‘paniere’ che vedrà un trasloco di competenze ci sarebbero anche le caserme, i poligoni, gli osservatori e ogni altro immobile del demanio militare già dismesso dal ministero della Difesa. Il trasferimento dal demanio centrale agli enti locali potrebbe dunque avvenire già nella seconda metà dell’anno. Fari puntati poi su tutti quei beni assoggettati a vincolo storico, artistico ed ambientale che non abbiano una rilevanza nazionale.

Fonte:Ansa
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